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Hockey Camp 2013: un modello di vita

Condividi questo articolo su Facebook Scritto da ragioniere il 13/07/2013

Non sono passate neanche 24 ore dalla fine di Hockey Camp 2013: e ci manca di già.
Con la nostalgia nell'animo, raccontare una settimana vissuta insieme a 12 ragazzi non è difficile: è impossibile.

Rinunciamo pertanto alla cronaca, e lasciamo il posto ai sentimenti. Dopo anni di articoli, ci sentiamo, per la prima volta, impacciati: non ci vengono le parole, non sappiamo come descrivere quello che è accaduto. Proviamo così: è come se il torneo di Pasqua durasse una settimana, il tempo fosse sempre splendido e il campo fosse tutto per te. Reso l'idea? E' comunque un fuocherello pallido, perché Hockey Camp 2013 è stato questo, ma anche molto altro: è stato tante cose insieme. Una vacanza, un campo estivo, uno stage di hockey, una palestra di vita. Sì perché, per alcuni giorni, i ragazzi hanno provato a badare a se stessi e a stare in gruppo, a confrontare i propri bisogni con quelli di undici coetanei e due adulti, in terra straniera, per quanto amichevole e ospitale come il club del'ASF Antibes, che non a caso si è gemellato con il Genova Hockey 1980.

Facciamo così: partiamo proprio dal gemellaggio, così rompiamo il ghiaccio. L'ASF Antibes è un club di hockey come tanti. Ma ha una cosa in comune con il Genova Hockey 1980. Con il presidente, i dirigenti e gli istruttori dell’ASF Antibes condividiamo la stessa visione dello sport, e dell’hockey: una società, come la nostra, ad alta vocazione giovanile, che utilizza l’insegnamento sportivo non soltanto quale strumento di mero apprendimento di una, pur bellissima, disciplina sportiva; ma anche, e soprattutto, come veicolo educativo, in grado di trasmettere valori sani e puliti.
Se a questo aggiungiamo una conoscenza - e reciproca stima e simpatia - che si perpetua ormai da circa un decennio, con scambi di visite reciproci e continui, capirete che gemellarsi è stato un atto naturale, quasi scontato.

Il secondo atto scontato del Genova Hockey 1980 Hockey Camp 2013 è stato l'adesione a Sport Modello di Vita.
Il progetto multidisciplinare ideato dalla Federazione Italiana Hockey (capofila, con altre cinque federazioni sportive nazionali) e promosso dall'Agenzia Nazionale dei Giovani, che ha gli obiettivi di ribadire i valori formativi dello sport, in cui lo sport viene visto come autentico "campo di educazione", capace di insegnare corretti e sani stili di vita, favorire l'inclusione e l'integrazione, aiutare la tutela della salute, insegnare il rispetto del prossimo e delle regole: sono gli stessi valori che animano noi del Genova Hockey 1980 e che hanno animato Hockey Camp 2013.

Quando vediamo ragazzi italiani e francesi giocare insieme, quando vediamo Francesco lavare quattordici mele (!), Riccardo apparecchiare, Matteo sparecchiare, Alberto farcire panini, Luca riempire le bottiglie dell'acqua, tutti riordinare le proprie cose come ogni mamma desidera, capiamo che Hockey Camp non è servito soltanto a imparare i tiri di rovescio. Quando Lorenzo ci dice: "Non ho mai mangiato tanta insalata e frutta come in questi giorni!" - e lo dice mangiandola con gusto! - capiamo che è proprio vero: lo Sport può essere un modello di Vita.

Cosa resta da commentare? Resterebbe tutto il programma di Hockey Camp: hockey, mare, visite, percorsi ginnici, partite a calcio balilla, a carte, a Yu-Gi-Ho, la partita contro i "cugini" (ma da oggi siamo "fratelli"!) e l'atto conclusivo con le "olimpiadi dell'hockey": una sfida, anzi otto sfide, con discipline olimpiche rivisitate in chiave hockeistica: 100 metri, 400 metri, 110 ostacoli, lancio del peso, scherma, tiro al piattello, bocce e tennis.

Ci sarebbe tanto da dire; un lungo racconto lo meriterebbe anche il viaggio di ritorno, quando il pulmino ci pianta in asso in piena autostrada, e tutti i ragazzi sperano che si rompa del tutto per non tornare a casa (!). Ma il dovere ci chiama: ci improvvisiamo meccanici e ripartiamo. La solita coda d'ordinanza tra Voltri e lo svincolo per Milano ci fa capire che siamo davvero tornati a casa. Ma nei nostri cuori, e nei nostri ricordi, c'è qualcosa che resterà a lungo e forse per sempre.

Alberto, Francesco I, Francesco T, Lorenzo M, Lorenzo S, Luca, Matteo C, Matteo I, Riccardo C, Riccardo S, Sofia, Silvano: questa è stata la vostra avventura. Bentornati a casa, ragazzi: è stato bellissimo, anche per noi. Se c'è una cosa che abbiamo capito dal Genova Hockey 1980 Hockey Camp 2013 è questa: stiamo diventando grandi.








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