Finali under 14: un sogno magico... che non finisce
Scritto da ragioniere il 06/02/2019
Quando si arriva così vicini al sogno tricolore, si è di fronte al classico "mezzo bicchiere". Mezzo pieno, pieno della nostra gioia, del nostro entusiasmo, della nostra consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande? O, piuttosto, mezzo vuoto, vuoto dei nostri pianti, dei nostri dolori, della nostra delusione?
Unica squadra alle finali senza una palestra indoor; unica in Italia ad essersi qualificata sia nell'under 14 che nell'under 16: sabato, siamo scesi in campo contro il Bondeno, con tanta paura, ansia da prestazione, timore di non farcela. Abbiamo vinto 3-0 e ci siamo caricati per la successiva super-sfida contro i braidesi.
Contro i gialloneri, messo da parte ogni timore reverenziale, abbiamo provato a fare del nostro meglio. Sempre sotto, di uno o due gol, abbiamo sempre rimontato. Nonostante le due partite attaccate, negli ultimi cinque minuti ne avevamo di più noi: merito dei cambi e della panchina lunga. Corti, pali, occasioni una dopo l'altra. Il 6-6 finale ci lascia la consapevolezza di aver sfiorato l'impresa... ma di aver fatto comunque qualcosa di epico.
Domenica, il Padova ci beffa (1-2) in una partita bloccata (0-0 tutto il secondo tempo!!) dove sia noi che loro non riusciamo a imporre il gioco, ma dove abbiamo comunque la palla del pareggio finale che ci avrebbe regalato la finalissima!
La finale di consolazione per il terzo e quarto posto ci vede pieni di rabbia ma di voglia di vincere almeno la medaglia di bronzo. Il 5-2 finale ci fa salire nel podio nazionale. Scusate se è poco. A noi, ragazzi di 11, 12, 13 anni, sembra moltissimo. Noi siamo Andrea, Andrea, Daniel, Daniele, Giovanni, Luca, Nicholas, Pietro, Samuele, Simone. Abbiamo ancora margini di miglioramento, ed è da qui che ripartiamo, ancora più determinati, sempre più consapevoli; ormai, per sempre, innamorati dell'hockey!